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Materiali a basso impatto ambientale

I nostri materiali preferiti

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Guardiamo oltre le qualità estetiche dei materiali che utilizziamo. Lavoriamo per conoscere la provenienza dei prodotti in ogni fase del loro ciclo di vita e per prendere in considerazione gli impatti sociali e ambientali man mano che approfondiamo la conoscenza della nostra catena di approvvigionamento. Tutti i nostri fornitori sono tenuti a conformarsi ai nostri standard di sostenibilità e a compilare lo strumento di tracciabilità.

Oggi, oltre il 90% dei materiali utilizzati per le nostre collezioni prêt-à-porter sono ottenuti da fonti alternative che preferiamo adottare nel rispetto delle attuali best practice del settore perché hanno un impatto sensibilmente minore su clima, natura e popolazione e maggiori vantaggi per questi rispetto agli equivalenti convenzionali.

Ove possibile, sperimentiamo materiali innovativi e ci impegniamo in una ricerca continua per offrire gli standard di sostenibilità più completi in ogni prodotto che realizziamo, per tutte le categoria.

Conosciamo l’impatto che l’industria del cotone ha sulle persone e sull’ambiente e sappiamo che tale impatto varia a seconda del luogo in cui il cotone viene coltivato, di come viene coltivato e di come viene utilizzato come fibra.

Nella nostra attuale collezione RTW principale, dove il cotone è il materiale maggiormente utilizzato, oltre il 95% del cotone utilizzato è certificato come organico (82%), riciclato (12%) o proveniente da aziende agricole con pratiche di agricoltura rigenerativa (9%).

Abbiamo introdotto per la prima volta il popeline di cotone da agricoltura rigenerativa nel 2022 e vogliamo far crescere ed espandere l’uso di fibre provenienti da pratiche rigenerative in generale in tutte le nostre linee.

Ci impegniamo inoltre ad aumentare la quantità di tessuto di cotone riciclato nelle nostre collezioni.

Seguiamo con attenzione gli sviluppi delle procedure consigliate in materia di coltivazione e lavorazione della fibra di cotone e stiamo lavorando per capire in che modo il nostro approvvigionamento di cotone possa favorire gli agricoltori e l’ambiente.

Ogni anno oltre 150 milioni di alberi vengono abbattuti e trasformati in fibre derivate dalla polpa di legno come la viscosa, il rayon, il lyocell e il modal, minacciando la sopravvivenza di foreste antiche e a rischio in tutto il mondo.

Tra i tessuti che utilizziamo per i nostri capi di abbigliamento, quelli che sono composti al 100% da viscosa e alcuni dei tessuti misti che contengono una percentuale di viscosa sono ecologici, offrono vantaggi sociali e sono economicamente validi. Puntiamo a eliminare le fibre miste e laddove non è possibile, vogliamo arrivare a utilizzare il 100% di viscosa in conformità alle linee guida forestali adeguate che si applicano a tutti i tessuti in 100% viscosa e misti.

In questo modo, possiamo garantire che le fibre di legno utilizzate nei tessuti che acquistiamo provengono da foreste sottoposte ad audit di terze parti. Collaboriamo con l’organizzazione ambientalista Canopy e sosteniamo pienamente il suo obiettivo di proteggere le foreste del mondo trasformando l’approvvigionamento di fibre di legno non sostenibili per tessuti e imballaggi.

Cerchiamo sempre di utilizzare lino proveniente dall’Unione Europea. La pianta del lino, da cui derivano le fibre utilizzate nei tessuti, non richiede fertilizzanti, erbicidi o pesticidi per la coltivazione.

Anche la canapa richiede un uso minimo di fertilizzanti, erbicidi o pesticidi, oltre a controllare l’erosione del suolo e a non aver bisogno di irrigazione. La produzione della canapa è in grado di rigenerare le sostanze nutritive vitali del suolo e rappresenta un serbatoio di carbonio: ciò significa che, durante la sua crescita, è in grado di assorbire più anidride carbonica rispetto a quella emessa dalle attrezzature utilizzate per la raccolta, la lavorazione e il trasporto. I nostri team di progettazione e sviluppo dei tessuti sono alla continua ricerca di opportunità per includere più lino e canapa nelle nostre collezioni.

In linea con l’obiettivo di sopprimere la plastica vergine da tutte le nostre categorie di prodotti, stiamo riducendo l’etilene-vinilacetato (EVA) e la gomma sintetica nelle nostre suole di scarpe, in vista di una graduale eliminazione, ove tecnicamente possibile. Per questo motivo stiamo aumentando l’uso di gomma naturale e riciclata nelle nostre suole.

Questa stagione siamo riusciti ad eliminare completamente l’uso della lana proveniente da allevamenti che praticano il mulesing (una pratica chirurgica dolorosa utilizzata negli allevamenti ovini per proteggere alcune razze di pecore dalle infezioni mortali dovute ad alcune mosche; questo metodo prevede la rimozione di strisce di pelle dell’animale). Il 100% della lana vergine della nostra collezione attuale è mulesing-free.

Nel 2022, abbiamo introdotto la lana certificata NATIVA™. Ogni fase della catena di approvvigionamento, dall’azienda agricola al marchio, è certificata dal Protocollo NATIVA™, che garantisce alti livelli di benessere degli animali, di gestione dei terreni agricoli e di benessere socio-economico degli agricoltori e delle loro comunità.

La maggior parte della nostra lana NATIVA™ proviene da aziende agricole che adottano un approccio rigenerativo, concentrandosi sulla valorizzazione degli ecosistemi locali e sul rafforzamento della salute, della vitalità e della fertilità del suolo. Vogliamo aumentare ed espandere l’uso di pratiche rigenerative in tutte le nostre linee.

https://www.nativapreciousfiber.com/blockchain/NATIVA_QR_VivienneWestwood

Ci impegniamo concretamente a rispettare i nostri Principi di approvvigionamento delle materie prime di origine animale che prevedono attenzione e rispetto per gli animali nelle nostre catene di approvvigionamento delle materie prime. I nostri Principi si basano sulle “Cinque libertà” riconosciute a livello internazionale per la tutela del benessere animale. Richiediamo ai nostri fornitori di conoscere i nostri Principi per garantire che non utilizziamo consapevolmente materiali o processi che infliggono sofferenze agli animali o che hanno un impatto negativo sulla biodiversità.

In linea generale utilizziamo vera pelle animale per le nostre scarpe, borse e piccola pelletteria per la sua qualità e durata.

Richiediamo che tutta la pelle dei nostri prodotti provenga da allevamenti con elevati standard di benessere animale. Tuttavia, a causa delle preoccupazioni del settore in merito al benessere animale, alla deforestazione e alle sostanze chimiche pericolose utilizzate nella lavorazione della pelle, stiamo riducendo l’uso di nuova pelle vergine nei nostri accessori.

Le alternative alla vera pelle animale che accettiamo includono, ma non solo, poliestere riciclato, PU totalmente o parzialmente bio-based o, per le nostre linee di calzature, innovazioni come le fibre di bambù e di mela.

Continuiamo a esplorare materiali alternativi, come materiali vegetali derivati dal cactus o dalla mela, la tela di cotone, la lana e i materiali sintetici riciclati, nel tentativo di ridurre la quantità di pelle che utilizziamo.

Continuiamo a esplorare materiali alternativi, come materiali vegetali derivati dal cactus o dalla mela, la tela di cotone, la lana e i materiali sintetici riciclati, nel tentativo di ridurre la quantità di pelle che utilizziamo.

La seta è un elemento chiave delle nostre collezioni Sposa e Couture e utilizziamo la seta etica (“Peace Silk”) per un numero selezionato di modelli. Conosciuta anche come seta Ahimsa, viene prodotta lentamente, attendendo il ciclo naturale del baco da seta e consentendogli di schiudersi come farfalla dal bozzolo prima di raccogliere la seta. Cerchiamo attivamente alternative alla seta tradizionale per garantire una catena di approvvigionamento cruelty-free.

La madreperla utilizzata nei nostri gioielli proviene da Lumea, una delle pochissime attività di pesca gestite in modo sostenibile al mondo, supervisionata dal Ministero delle industrie primarie della Nuova Zelanda. Le pratiche di raccolta di Lumea rispettano il patrimonio locale e le leggi promulgate per proteggere gli ecosistemi complessi dalla pesca eccessiva e dallo sfruttamento dei fondali marini.

Abbiamo lavorato per eliminare tutte le fibre sintetiche vergini dai nostri prodotti e ora queste costituiscono meno del 20% dei materiali della nostra collezione ready-to-wear principale.

Il nostro obiettivo è quello di aumentare considerevolmente i materiali sintetici riciclati laddove non riusciamo a eliminare quelli vergini. Al momento, l’86% dei materiali sintetici usati nella nostra collezione ready-to-wear principale è riciclato.

Per quel che riguarda la collezione di gioielli, siamo passati dalle perle di plastica e resina alle perle in vetro e continueremo a lavorare per sostituire tutta la plastica vergine nelle collezioni future.

Sebbene l’uso di materiali sintetici riciclati sia utile per affrontare il problema dei rifiuti tessili, il lavaggio di questi materiali comporta il rilascio di microfibre, quindi cerchiamo di utilizzare i materiali sintetici riciclati solo per indumenti e accessori che non richiedono lavaggi e cure frequenti. Stiamo seguendo da vicino la ricerca e l’innovazione, nella speranza e nell’attesa di una serie di protocolli a livello industriale per affrontare l’inquinamento da microfibre.

Tutto l’argento 925 della nostra collezione di gioielli è riciclato. Gli scarti della lavorazione dell’argento provenienti dal settore della gioielleria vengono riutilizzati dal nostro fornitore Umicore Thailand, membro del Responsible Jewellery Council e membro accreditato della LBMA (London Bullion Market Association).

 

Attualmente stiamo verificando la possibilità di passare ad alternative riciclate per gli altri metalli utilizzati nella collezione.